%S Studi e ricerche di storia dell'editoria %A Domenico Maria Bruni %D 2015 %L eprints3629 %X I libri fanno scoppiare le rivoluzioni? ? un quesito che molti storici, da Daniel Mornet a Robert Darnton, si sono posti. Di sicuro, le monarchie assolute della Restaurazione nutrirono la convinzione che dalla parola stampata potessero derivare quanto meno delle serie preoccupazioni. La censura preventiva, infatti, fu una prerogativa sovrana comunemente esercitata in quei contesti istituzionali. Nonostante ci?, il tema della vigilanza sulla produzione e sulla circolazione libraria nella prima met? dell?Ottocento non ha ricevuto fino ad ora grande attenzione specifica da parte degli studiosi. Le poche ricerche disponibili si limitano, in linea di massima, a ribadire l?uso della censura come strumento di mero controllo dell?opposizione politica, senza scendere nel dettaglio del suo concreto funzionamento. Grazie a una vasta mole di fonti primarie per la maggior parte inedite, questo volume cerca di far luce su questioni poco o nulla considerate, analizzando le norme, gli uomini, i princ?pi e la prassi della censura preventiva e della polizia del libro in una delle realt? editoriali pi? dinamiche dell?Italia preunitaria. %C Milano %T ?Con regolata indifferenza, con attenzione costante?. Parola stampata e potere politico nel Granducato di Toscana 1814-1847 %I FrancoAngeli