TY - BOOK Y1 - 2005/// TI - Schemata: comunicazione non verbale nella Grecia antica AV - none CY - Pisa IS - 2 UR - http://eprints.imtlucca.it/866/ PB - Edizioni della Normale SN - 88-7642-157-2 A1 - Catoni, Maria Luisa T3 - Studi N2 - Che cosa individua e perpetua la posa e l?iconogra?a di un dio, di un guerriero, di un eroe raf?gurati in pittura o in scultura nella Grecia antica? Che cosa rende stabile ed ef?cace il vocabolario iconogra?co, cui si ricorre con ?ducia per diffondere valori? Il termine schema mostra che è la mousike ? musica e danza ? il principale fattore della costruzione dei vocabolari iconogra?ci e della stabile associazione fra speci?ci schemata e speci?ci valori. Non solo pittura, scultura o danza ? con le pose e i gesti dei personaggi che rappresentano ?, ma anche il modo di camminare, parlare e apparire in pubblico, l?etichetta, sono arti mimetiche, del cui vocabolario il cittadino antico ha una competenza anche attiva: egli sa, nel proprio corpo, gli schemata e i valori che essi veicolano. La ?ducia nel linguaggio degli schemata comporta, però, un rischio: la manipolazione dello schema, la dissociazione fra contenuto e forma, fra essere e apparire, la possibile menzogna dell?apparenza. Le arti mimetiche sono dunque mezzo di costruzione di cittadinanza e di valori sociali e divengono perciò tema politico: la stabilità di uno Stato dipende in larga misura dalla stabilità dei valori condivisi e le arti mimetiche hanno il potere di perpetuarli. Ma anche di sovvertirli. Attraverso lo studio degli usi di schema nella Grecia antica, questo saggio analizza le complesse strategie della comunicazione non verbale e il loro ruolo in ambito sociale e politico: un problema ancor oggi di grande attualità. ID - eprints866 EP - 375 ER -